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Scrivere il curriculum con l’AI? Sì, non per “barare” ma per dare più risalto alle proprie esperienze

Hai appena finito un corso di aggiornamento, ti sta interrogando sul tuo futuro o hai fatto esperienza in nuovi reparti. Pensi «devo aggiornare il mio curriculum», ma subito ti blocchi perché non sai cosa scrivere o cosa mettere in evidenza. Anche in questo caso l’intelligenza artificiale si propone come un alleato prezioso, non per scrivere al posto tuo ma per aiutarti a farlo meglio, più velocemente e con maggiore efficacia.

Proprio così: il mondo del lavoro è cambiato e oggi il curriculum non è più quel documento da recuperare dal cassetto solo in caso di emergenza, è un biglietto da visita da rivedere e aggiornare costantemente, per adattarlo all’ambito lavorativo cui intendiamo rivolgerci. D’altronde, quando legge il curriculum di un candidato, il titolare di farmacia darà più peso ad alcuni fattori, mentre un manager di azienda ad altri.

Oggi, dunque, chi sa usare l’AI per preparare una buona presentazione personale non perde punti ma anzi li guadagna. Cosa possono fare allora ChatGPT (o i suoi simili) per il vostro curriculum? Tutto passa, ancora una volta, dall’elaborazione del prompt, ossia la richiesta che rivolgiamo all’algoritmo. Questo è un buon esempio da cui partire:

«Sei un HR manager critico e con anni di esperienza alle spalle. Assistimi nell’aggiornare il mio CV includendo le ultime esperienze lavorative e le nuove competenze acquisite. L’obiettivo è rendere il mio CV eccezionalmente attraente per i reclutatori nel mio campo di interesse. Mi aspetto che il tuo aiuto migliori significativamente le mie possibilità di ottenere un colloquio entro il prossimo mese. Sii critico e preciso». Digitato il prompt, allegate alla finestra della chat il vostro curriculum (in formato .pdf, .doc o quello che utilizzate abitualmente) e date invio.

Con una richiesta chiara e puntuale, l’AI può diventare molto più di un semplice assistente digitale, perché rivede, riformula e riordina l’elenco delle esperienze lavorative conferendogli un taglio più incisivo e professionale. Sia chiaro: l’AI non bara né mente, semplicemente “riconfeziona” perché chi dovrà leggere il documento ritrovi più velocemente le informazioni che gli interessano davvero. A quanti è capitato di scrivere “responsabile magazzino”? Probabilmente tanti, perché è una delle mansioni che capitano più spesso a chi lavora in farmacia; aiutati dall’AI, potremmo invece trovare più corretto dire che tra i nostri compiti c’era l’ottimizzazione delle scorte per ridurre le rotture di stock.

L’AI può anche suggerire come strutturare meglio il CV, quale tono usare, quale formato scegliere. E soprattutto, aiuta a personalizzare il documento in base all’obiettivo, che sia candidarti per una farmacia territoriale o fare un passo verso l’industria. Per farsi aiutare da ChatGPT e soci, in sostanza, servono quattro operazioni:

1. Raccogliere le informazioni: annotate le vostre esperienze più recenti, i nuovi ruoli o responsabilità, i corsi frequentati, le competenze acquisite. Scrivetele anche in forma grezza.

2. Scrivere un prompt chiaro e contestualizzato. Inserite tutto: il settore (farmacia), il ruolo cui puntate, le aspettative. Per esempio: «Sono un farmacista con [xx] anni di esperienza al banco, recentemente ho gestito il reparto [xx] e mi sono occupato di counseling nel reparto [xx]. Voglio aggiornare il mio CV in modo che risulti chiaro, professionale e adatto a candidarmi per ruoli di maggiore responsabilità».

3. Rivedete e personalizzate: una volta che l’AI vi ha proposto un testo ben strutturato ma formale, rivedetelo per dargli tridimensionalità. Aggiustate i dettagli, verificate la coerenza, mantenete il vostro stile.

4. Fate rileggere: riproponete all’AI la vostra bozza finale, perché trovi eventuali errori, refusi, ripetizioni. Basterà chiedere: «Controlla grammatica, punteggiatura e fluidità. Mantieni un tono professionale, ma non rigido».

Grazie all’algoritmo, un’incombenza che – diciamocelo – nessuno ha mai voglia di affrontare diventa un’operazione semplice, veloce e persino utile per riflettere sul nostro percorso professionale. Non è solo questione di forma: è un esercizio di consapevolezza professionale. E in un mercato dove i farmacisti sono sempre più richiesti ma anche più selezionati, presentarsi bene è il primo passo per cogliere le opportunità migliori.

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