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Integratori & Salute, per i ‘botanicals’ mercato da 566 milioni di euro, +2,2%

Rispetto al mercato complessivo degli integratori – sommati tutti i canali di vendita – i prodotti a base di botanicals rappresentano a valori il 12,3%, per un fatturato che nel periodo agosto 2024-luglio 2025 ha toccato i 566 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai dodici mesi precedenti, e 34,7 milioni di confezioni vendute. Sono alcune delle cifre che arrivano dal report elaborato da Integratori & Salute (l’associazione cui fanno capo le aziende del comparto) sulla base di dati di New Line Ricerche di Mercato.

Le categorie di “botanicals” dai consumi maggiori riguardano in ordine d’importanza il sistema gastrointestinale (+4,4% nell’ultimo anno, per un giro d’affari che vale oltre il 15% dell’intero segmento). Seguono i prodotti per il sistema respiratorio (-1,8%) e quelli per il sistema cardiovascolare (+12,4%). Invece, tra gli ingredienti naturali più utilizzati per produrre botanicals troviamo al primo posto il miele seguito da finocchio, senna, eucalipto e bioflavonoidi.

«I polifenoli, presenti in frutta, verdura, tè e legumi, ma anche in altri vegetali, si sono dimostrati in grado di intervenire su diversi segni distintivi dell’invecchiamento, tra i quali lo stress ossidativo e l’infiammazione» commenta Franca Marangoni, responsabile ricerca di Nfi (Nutrition Foundation Italy) «l’analisi della letteratura scientifica mostra che la supplementazione per un periodo prolungato con alte concentrazioni di questi composti, sotto forma di integratori o bevande arricchite, riduce i livelli di specifici marker di infiammazione cronica anche in soggetti con sovrappeso od obesità. È un campo di ricerca in continua evoluzione, dove la comprensione dettagliata dei meccanismi d’azione è fondamentale per sviluppare strategie nutrizionali mirate a promuovere una longevità più sana e attiva».

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